
Andrea e Marco, raccontateci il vostro percorso. Come siete arrivati alla professione di private banker?
– Andrea
Io entro in banca nel 1996 con il diploma. Durante la mia prima esperienza in banca mi laureo in Economia Aziendale e grazie al mio vecchio direttore, a cui sono molto affezionato, tra l’altro recentemente scomparso, faccio un master in SDA Bocconi con la quale conseguo il titolo di “Efpa European Financial Adviser”. Lascio la mia prima banca da Coordinatore dei Servizi di Investimento e vado a lavorare in una “boutique finanziaria” che mi permette di specializzarmi. Durante quel periodo mi laureo con Lode in Governo di Impresa e svolgo un secondo master che mi porta a conseguire il titolo di “Efpa European Financial Planner”, uno dei maggiori titoli a livello europeo per svolgere la mia professione. Dal 2013 in Fideuram, societa’ leader in Italia, svolgo altri corsi di perfezionamento in Sda Bocconi e Università Cattolica del Sacro Cuore, prendendo la certificazione di “Consulente Patrimoniale” e specializzazioni nel campo della sostenibilità.
– Marco
Percorso ProfessionaleHo iniziato questa professione subito dopo aver terminato gli studi universitari.
Ho conseguito una laurea triennale in Economia aziendale e una laurea magistrale in Finanza Intermediazione e mercati Finanziari entrambe con il massimo dei voti.
Mentre concludevo il percorso universitario ho iniziato anche il percorso professionale che mi ha portato a completare l’iscrizione all’albo dei consulenti finanziati.
Cosa vi ha spinto a scegliere questa carriera?
– Andrea
Già dalle superiori mi piacevano le materie di natura economica e giuridica, la svolta con il primo master in Sda Bocconi.
– Marco
Il Ruolo del Private BankerSvolgere questa professione era il mio obiettivo sin dall’inizio dei miei studi universitari. Penso che poter affiancare le persone nella gestione del proprio patrimonio nel modo adeguato svolta anche una funzione sociale molto importante.
Come si differenzia la figura del private banker rispetto a un consulente finanziario tradizionale o a un bancario?
– Andrea
Nessun budget di prodotto, attenzione alle esigenze dell’assistito, non solo in ambito finanziario. Rapporti di lunga durata con gli assistiti e reciproca soddisfazione.
– Marco
Il Ruolo del Private BankerQuesta distinzione è stata anche al centro di un libro scritto con Andrea. Le principali differenze sono:
Essere libero di poter seguire i propri assistiti seguendo esclusivamente i loro bisogni e le loro esigenze finanziarie senza alcun tipo di imposizione sui prodotti da parte della banca.
Inoltre, cosa ancora più importante, poter instaurare rapporti di lungo periodo e una conoscenza molto approfondita con i propri assistiti.
Quali sono le principali sfide che affrontate ogni giorno nel vostro lavoro?
– Andrea
La mia professione mi occupa molte ore al giorno ma per fortuna da qualche anno io e Marco operiamo in Team. Un private banker opera come una vera banca ma con una attenzione riservata alla pianificazione delle vere esigenze di vita dell’assistito.
– Marco
Il Ruolo del Private BankerIn un mondo che si evolve a velocità sempre maggiore è importante essere reattivi e proattivi verso ogni tipo di cambiamento. Operare in Team con Andrea sicuramente porta benefici nell’organizzazione del nostro lavoro e soprattutto di conseguenza ai nostri assistiti.
Quali sono gli aspetti più importanti nella gestione patrimoniale?
– Andrea
Il patrimonio degli assistiti va gestito con massima attenzione, le famiglie benestanti o gli imprenditori ci chiedono di proteggere il loro patrimonio da eventuali aggressioni esterne e/o interne. L’aspetto più importante è capire quello che realmente serve al cliente.
– Marco
Consigli PraticiLa cosa fondamentale è capire insieme ai propri assistiti tutte le esigenze e in base a quelle effettuare una pianificazione finanziaria. Questo è un primo passo imprescindibile, poi è importante tramite continui confronti e monitoraggi capire come queste esigenze si modificano nel tempo e conseguentemente andare a modificare i propri progetti di investimento.
Quali sono gli errori più comuni che le persone commettono nella gestione del loro patrimonio?
– Andrea
Nella mia carriera, ormai quasi trentennale, ho notato come gli errori principali degli assistiti vengono fatti nel fai da te: l’attività di trading è molto affascinante ma è lì che ci sono le maggiori insidie ed i maggiori rischi. Spesso i clienti si dimenticano dell’unico aspetto che realmente tutela il proprio patrimonio: la diversificazione.
– Marco
Consigli PraticiMolto spesso l’errore più comune è il pensare di essere in grado di poter gestire da soli il proprio patrimonio oppure non porre attenzione su aspetti della propria vita (situazioni lavorative e/o familiari ecc) che devono essere necessariamente considerate nella propria pianificazione finanziaria.
Un consiglio chiave per chi vuole iniziare a investire in modo intelligente?
– Andrea
Affidatevi ad un ottimo professionista che collabori con una efficace ed efficiente realtà finanziaria. Una singola persona da solo puo’ fare poco.
– Marco
Tendenze nel Wealth ManagementSicuramente affidarsi a un professionista è fondamentale. Come per curare la propria salute ci si rivolge a un medico allo stesso modo per curare il proprio patrimonio è fondamentale affidarsi a un consulente.
Come sta cambiando il mondo del private banking? Ci sono nuove tendenze che state osservando?
– Andrea
Si sente parlare sempre più spesso di consulenza indipendente. Io personalmente ci credo poco, non tutti, ma la maggior parte pensano che offrire prodotti a basso costo come gli etf, sia la soluzione. Secondo me fare il private banking è anche capire i propri limiti. La delega gestionale che ha una sgr secondo me offre un “valore importante”. Come può un singolo consulente contattare 100 assistiti per fare un’operazione necessaria in un lasso di tempo breve? Una sgr lo fa con un click.
– Marco
Tendenze nel Wealth ManagementSiamo in una fase in cui le banche tradizionali stanno andando a scomparire per varie ragioni. Una sicuramente è una maggior volontà, soprattutto da parte delle nuove generazioni, di rivolgersi a professionisti con conoscenze e competenze maggiori. In linea generale i numeri lo dimostrano chiaramente, le famiglie che si sono allontanate dalla banca tradizionale per rivolgersi a un consulente finanziario negli ultimi 10 anni sono moltissime e questo trend è destinato a crescere come già avvenuto in molti altri paesi europei e a livello globale.
Quanto influisce la tecnologia e il digitale nella gestione patrimoniale oggi?
– Andrea
Molto, sia nella fase gestionale ed amministrativa ma anche con l’utilizzo di strumenti di IA nella gestione dei prodotti.
– Marco
Tendenze nel Wealth ManagementLa digitalizzazione ha fornito un supporto fondamentale per l’attività quotidiana sia del consulente che per i propri assistiti. La nuova frontiera è quella dell’AI che porterà sicuramente un contributo ancora maggiore.
Sostenibilità e investimenti ESG: è solo una moda o il futuro del private banking?
– Andrea
Secondo me deve essere una decisione dell’assistito, consapevole che un investimento art. 8 o art. 9 puo’ essere meno diversificato.
– Marco
EsperienzeQuesto è un tema che riguarda soprattutto quelle che sono le preferenze del cliente. Le nuove generazioni sono molto attente a questo tema mentre altre tendono ancora a ignorarlo.
C’è stata una situazione professionale particolarmente sfidante che avete affrontato?
– Andrea
Tutti i giorni affronto sfide nuove. La vera sfida è dotarsi dei mezzi e delle risorse per affrontarle. Un aspetto chiave dell’attività del private banker è l’investimento di una parte delle proprie risorse economiche sulla propria attività.
– Marco
Filosofia FinanziariaLe nuove sfide sono sempre dietro l’angolo e vengono affrontate ogni giorno. Penso che la sfida più grande professionalmente sia dotarsi di un’organizzazione aziendale e professionale che permetta di poter garantire sempre standard elevati di servizio adattandosi ai cambiamenti costanti che contraddistinguono quotidianamente le vite di tutti noi.
Qual è il vostro approccio personale alla gestione patrimoniale? C’è un principio che seguite sempre?
– Andrea
Tutto è sicuro e niente è sicuro. Questo mi permette di creare portafogli di investimento molto diversificati.
– Marco
Decisioni difficiliEsigenze personali, diversificazione, gestione del rischio e gestione della fiscalità. Questi i punti cardine su cui focalizzarsi come punto di partenza. Poi con ogni assistito viene fatto un percorso personalizzato a seconda delle singole esigenze.
Qual è stata la decisione più difficile che avete dovuto prendere per un cliente?
– Marco
Progetti e contattiLe situazioni più difficili da affrontare con i propri assistiti sono conseguenza di situazioni familiari e/o personali che avvengono nella loro vita. Ma è proprio in questi momenti che la presenza di un professionista è fondamentale.
Quali progetti avete in vista che potete anticiparci? Dove possono seguirvi i nostri lettori per restare aggiornati?
– Andrea
Il 27 marzo alla Dispensa da Valerio Ricevimenti inviteremo assistiti e non per un nuovo salotto finanziario. A breve scoprirete il Titolo. Potrete seguirci sui social e sul nostro sito www.andreagiampaprivatebanker.it per tutte le novità
– Marco
Sicuramente il nostro prossimo salotto finanziario che si terrà il 27 marzo e che affronterà il tema della Prevenzione Finanziaria. Potete seguirci su tutte le nostre pagine social e sul nostro sito che aggiorniamo costantemente con novità e approfondimenti.
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