Marketing Generazionale | Come Capire di aver Scelto il (Giusto) Target

da 2/08/2021

Come scegliere il target è forse la domanda che prima o poi si fa strada nella testa di qualsiasi imprenditore, che sia alle prime armi o che sia già navigato. Per fortuna però puoi contare sul marketing generazionale per capire se sei sulla giusta strada o se serve un’inversione di rotta.

Se sei in preda ai primi dubbi o davanti all’ennesima difficoltà, ti capiamo. Non è un lavoro facile. Richiede esperienza, tempo e tanta pazienza.

Marketing generazionale

Ma prima… cos’è il marketing generazionale?

Non esiste una vera e propria definizione, ma in poche parole il marketing generazionale raggruppa persone nate nella stessa epoca con lo scopo di studiare e applicare i loro comportamenti alle tecniche di marketing.

Inutile dire che ogni generazione ha obiettivi, desideri e comportamenti diversi l’una dalle altre ed è necessario conoscerle bene per soddisfare i loro bisogni.

Ma quanto bene bisogna conoscerle? Ognuno di noi è una persona unica, però ci sono dei comportamenti comuni che caratterizzano ogni generazione.

Comportamenti che sono stati acquisiti durante l’infanzia, l’adolescenza e l’età adulta. Quindi, mai sottovalutare il passato, anzi, più scavi più capirai come si comporterà e cosa vorrà comprare il tuo target nel futuro.

Perché è utile il marketing generazionale?

E’ anche grazie al marketing generazionale se grandi aziende come Disney, Ikea o Mc Donald’s riescono ad attirare persone di diverse generazioni. Ci hai mai fatto caso?

Nonostante la Disney realizzi film di animazione per bambini riesce ad emozionare anche i loro genitori.

In ogni film ci sono battute o riferimenti temporali che solo gli adulti possono capire, perché stanno vivendo quella situazione nel presente o l’hanno già vissuta quando erano piccoli.

Al giorno d’oggi sia adulti che bambini utilizzano i social media per motivi diversi: intrattenersi, informarsi, distrarsi, comprare, viaggiare e chi più ne ha più ne metta.

Il loro utilizzo dipende dalla persona che ne fa uso, difficilmente un novantenne guarderà un video su Youtube.

Ecco perché sapere su quali piattaforme si trova il tuo target e quali contenuti preferisce vedere o pubblicare è essenziale per capire come impostare le tue campagne e su quali social pubblicizzarle.

Come scegliere il target e sfruttare al meglio il marketing generazionale

Forse “scegliere” non è il termine adatto, “creare” invece svolge meglio il suo lavoro. Esatto, non devi scegliere il tuo target, ma immaginarlo!

Se hai appena aperto la tua attività non hai ancora clienti, quindi devi capire chi potrebbe essere interessato al tuo prodotto o servizio.

Mentre se hai aperto da tempo e gli affari non vanno come sperato, la scelta sbagliata delle tue personas potrebbe essere la risposta.

In entrambi i casi, c’è bisogno di trovare il cliente ideale. Ed è qui che entra in gioco il marketing generazionale!

Prendi foglio e penna (o il cellulare se ti torna meglio) e prova a delineare un profilo di un tuo potenziale cliente, scrivendo:

  • Nome e cognome
  • Età
  • Sesso
  • Dove vive
  • Famiglia
  • Studi
  • Occupazione
  • Potere d’acquisto
  • Com’è una sua giornata tipo
  • I suoi obiettivi, le sue paure, cosa cerca in un prodotto, perché potrebbe migliorargli la vita…

Fatto? Adesso hai un punto di partenza per sapere se hai scelto il giusto target e come raggiungerlo.

Come hai letto prima però, ogni generazione ha i suoi comportamenti e, di conseguenza, il tono e lo stile di comunicazione non possono essere uguali per tutti.

Andiamo a conoscerle meglio!

Marketin generazionale

I Senior secondo il marketing generazionale (- 1945)

  • Età: Over 75
  • Periodo storico: Guerre mondiali
  • Mezzo di comunicazione preferito: Lettera
  • Social più usati: Facebook
  • USP (Unique Selling Proposition): Rispetto per le regole

Ormai sono diventati i nonni di tutta Italia e adorano ricordare i vecchi tempi, quando mandavano una lettera d’amore alla loro amata, quando cercavano i gettoni per parlare al telefono oppure quando c’era un solo canale in televisione.

Sono molto attaccati alle tradizioni e non a caso la loro Unique Selling Proposition (caratteristica che li contraddistingue) è il rispetto delle regole. Preferiscono ancora la comunicazione tradizionale, da persona a persona.

Per questo li troverai spesso ad “attaccare bottone” dal dottore, alla posta o al supermercato.

Tuttavia c’è una buona fetta di loro che è innamorata della tecnologia: pensa che nel 2015 ben il 14,3% degli italiani over 75 risulta iscritto a Facebook, secondo uno studio sulla comunicazione di Censis-Ucsi.

Infatti la loro attività principale sui social è seguire assiduamente la vita dei propri figli e, soprattutto, dei nipoti, scatenandosi con i commenti di orgoglio e non risparmiandosi nell’uso di GIF ed emoticons.

Secondo il marketing generazionale qualcun altro invece non si limita solo a questo. C’è anche chi ama condividere la camminata in montagna o le foto del viaggio con la propria anima gemella.

Insomma, tanti dimostrano di essere più rilassati e casalinghi, ma non manca chi ha un approccio più “sprint” alla vita.

Suggerimenti

Sono cresciuti con il giornale e la radio e, essendo molto tradizionalisti, preferiscono ancora affidarsi a questi due mezzi di comunicazione.

Comunque non disdegnano la televisione, che fa parte della quotidianità di molti. Ecco perché le pubblicità in tv sono un ottimo modo per far conoscere loro nuovi prodotti.

Si fidano molto dei presentatori televisivi e dei giornalisti, quindi metterli nei panni di “testimonial” è una buona idea per pubblicizzare un prodotto. Meglio ancora se su cartelloni pubblicitari, giornali, riviste o volantini.

Grazie ai giornali, leggono testi lunghi e uniformi senza difficoltà.

Baby Boomer (o solo Boomer) 1945 – 1960

  • Età: 61 – 75 anni
  • Periodo storico: Boom economico e demografico
  • Mezzo di comunicazione preferito: Televisione
  • Social più usati: Facebook
  • USP (Unique Selling Proposition): Ribelli

Non esiste essere umano vivente che ormai non conosca i boomer. Non è un caso, perché questa generazione è al centro di ogni campagna di marketing.

Proprio così! I baby boomer al momento hanno ancora il più alto potere d’acquisto, infatti molti di loro sono a capo di aziende o ricoprono ruoli importanti.

Sono la generazione del “non sarò mai come i miei genitori” e non hanno avuto timori a esprimere il loro lato ribelle. Rivoluzione e parità dei diritti, lotta per l’affermazione del femminismo e cultura Hippie come parole d’ordine per liberarsi dal “bigottismo” dei propri padri.

Cresciuti o nati nel bel mezzo del boom economico, fin da giovani hanno assistito all’avvento di nuove tecnologiche e al cambiamento della società.

Il frigorifero in casa stava diventando realtà, il supermercato diventa nuova meta per le gite di famiglia e un nuovo oggetto “magico” arriva per rubar loro il cuore: la televisione.

Da quel momento in poi la tecnologia cresce insieme a loro, vedendoli alle prese con il Personal Computer sul posto di lavoro (magari il primo) e con la scoperta di Internet.

Nonostante questo oggi non stravedono per le nuove tecnologie, ma le utilizzano lo stesso. Soprattutto i social, tra cui l’intramontabile Facebook, sul quale preferiscono un utilizzo “passivo”.

Se invece si tratta di seguire e supportare l’immagine di un Brand, sono i primi a farsi avanti.

Suggerimenti

Non potranno mai dimenticarsi quando i loro genitori hanno portato in casa la televisione per la prima volta. Da allora se ne sono innamorati e ancora oggi non vogliono separarsene.

Ecco perché la pubblicità in televisione è il modo perfetto di scoprire le novità del momento.

A differenza dei loro genitori sono più concreti, perciò il marketing generazionale consiglia di usare concretezza e intuitività come strategia pricipale. Se vogliono acquistare un prodotto vogliono sapere subito le caratteristiche e i benefici, senza girarci intorno.

Non sono entusiasmati dagli acquisti online o dagli sconti. L’ideale sarebbe avere contatti con il venditore prima dell’acquisto. Inoltre se reputano che un prodotto sia di qualità, saranno felici di pagarlo anche a prezzo pieno.

Più la grafica è semplice più conquisti un baby boomer, in più sono rimasti affezionati a l’utilizzo di pop-up, forum e chat.

Anche loro come i Senior, sono abituati a leggere testi lunghi e uniformi come a scuola o all’università.

Generazione X o “Gen X” (la generazione indefinita) 1961 – 1980

  • Età: 41 – 61 anni
  • Periodo storico: Consumismo
  • Mezzo di comunicazione preferito: PC
  • Social più usati: Facebook – Twitter
  • USP (Unique Selling Proposition): Voglia di affermazione

Se la generazione X è considerata indefinita, parte della colpa è dei loro genitori (boomers). Sono nati in un mondo dove i loro predecessori hanno saturato il mercato, lasciando loro poco o niente da realizzare.

“Vi vogliamo bene, vi vogliamo vincenti, vi vogliamo felici, abbiamo fatto tutto questo per il vostro bene, siamo i genitori migliori del mondo, per voi ci siamo giocati tutto … anche il vostro futuro”.

Il capitale umano, Paolo Virzì

Perciò sono dipinti come perdenti compiaciuti, apatici e precari. Ma non per molto.

Infatti si riscattano in fretta, dando vita alle prime rivoluzioni tecnologiche nell’ambito della comunicazione. Tutto ciò che esisteva già diventa sempre più “personal” (walkman, PC, cellulare).

Grazie al marketing generazionale sappiamo che fondano le basi per un approccio più visuale e divertente della tecnologia, basti pensare a sale giochi, videogame e cartoni animati.

Sorprendentemente passano più tempo sui social dei loro figli: 7 ore alla settimana circa su Facebook, secondo una ricerca di Nielsen Global Media.

Ma non li usano solo per intrattenimento. Adorano controllare sconti, cercare informazioni utili e consultare recensioni.

Produttivi come nessuno prima, portano internet nella quotidianità, semplificano e digitalizzano la scrittura di documenti e lettere (email).

Suggerimenti

Per la Gen X se si può risparmiare, è meglio. Quindi via libera a sconti, offerte e coupons.

Hanno un occhio di riguardo per l’ambiente, tutto ciò che è ecologico quindi sarà come oro che luccica.

Siccome preferiscono un approccio più visuale, sonopiù inclini a leggere testi più brevi e meglio suddivisi. Ancora più apprezzati se compare qualche immagine.

Generazione Y e il marketing generazionale (Millenials per gli amici) 1981 – 1995

  • Età: 26 – 41 anni
  • Periodo storico: Social Media
  • Mezzo di comunicazione preferito: Smartphone e tablet
  • Social più usati: Facebook – Instagram – Twitter – Youtube
  • USP (Unique Selling Proposition): Ricerca di indipendenza

I famosi Millenials non solo hanno seguito le orme dei propri genitori, portando la tecnologia nella vita quotidiana, ma l’hanno resa loro e rivoluzionata.

Stanchi di sentirsi dire cosa devono fare, vogliono avere il potere di decidere su tutto già da giovani, ad esempio cosa guardare (Netflix), quale musica ascoltare (Spotify) e quali esempi seguire (influencer).

Con l’avvento di nuovi social media come Instagram, la comunicazione si fa sempre più visuale e la condivisione di foto diventa più popolare degli stati.

Hanno un carattere dinamico, per questo non si accontentano della strada facile o di un lavoro precario e vogliono realizzare i loro sogni a tutti i costi, anche se questo significa andare all’estero.

Innovatori nati scelgono più spesso di diventare imprenditori e fondare start up nel mondo digitale. Vogliono essere i primi a scoprire gli ultimi aggiornamenti e condividerli con gli amici.

Innovatori nati scelgono più spesso di diventare imprenditori e fondare start up nel mondo digitale. Vogliono essere i primi a scoprire gli ultimi aggiornamenti e condividerli con gli amici.

Suggerimenti

I messaggi pubblicitari tradizionali non hanno più effetto sui Millenials, perché hanno bisogno di sentirsi capiti e coinvolti.

La loro natura è dinamica e multitasking, ecco perché è necessario catturare la loro attenzione che svanisce più in fretta rispetto alle precedenti generazioni. Seguendo i suggerimenti del marketing generazionale, meglio usare messaggi più coinvolgenti dal punto di vista di racconto, con uno stile più creativo e visuale.

Tendenzialmente preferiscono contenuti di breve durata (testi, video), ancora meglio se di qualità.

Essendo abituati ai social dove l’apparenza è tutto, sono molto attenti ai dettagli, perciò se curi la user experience del tuo sito, hai vinto.

Non vergognarti ad usare GIF, meme ed emoji. Con loro risultano molto più efficaci di qualsiasi post.

Sfruttare le recensioni è una strategia vincente con loro, si fidano più di una persona che ha provato il prodotto che di un testimonial. Inoltre, se chiedi loro di compiere un’azione, la faranno se gli dai qualcosa in cambio (accedere ad uno sconto se condividono il tuo post).

Generazione Z o “Gen Z” (i consumatori del futuro) 1996 – 2010

Marketing generazionale
  • Età: 11 – 25 anni
  • Periodo storico: Crisi economica, evoluzione tecnologica
  • Mezzo di comunicazione preferito: Smartphone e tablet
  • Social più usati: Facebook – Instagram – Twitter – Youtube – Snapchat – TikTok – Twich
  • USP (Unique Selling Proposition): Iperconnessi ed impazienti

Rappresentano la prima generazione ad aver conosciuto un mondo totalmente digitalizzato, quindi hanno imparato ad usare smartphone e tablet fin dai primi anni di vita.

In un mondo in continuo cambiamento anche loro sono abituati a cambiare e il loro modello di vita non è sicuramente statico.

Per la prima volta i più giovani non si limitano a condividere contenuti ma a crearli, dando vita a nuove professioni come lo Youtuber e gli Influencer (complice anche la crisi economica del 2008).

Grazie a queste nuove figure i Brand hanno rivoluzionato le loro campagne pubblicitarie e lo stile di comunicazione, spostandosi sempre di più sui social.

La politica e l’attivismo sono parte attiva della loro vita, non si vergognano di manifestare per cause sociali importanti (come l’ambiente e la parità di genere e di diritti). Di conseguenza nascono giovani figure di riferimento al pari degli adulti.

Tendono a prendere le distanze dai loro nonni (boomer) e genitori (gen x) per realizzare la loro visione del mondo più progressista e inclusiva.

Sono noti per essere la generazione più impaziente di tutte, non a caso sono molto popolari servizi come Amazon, in grado di consegnare un pacco in appena 24 ore. Anche la loro soglia di attenzione risulta essere più bassa: appena 8 secondi!

Suggerimenti

Nonostante passino molto tempo sui social, non sono molto fedeli ai Brand. O almeno, a quelli in cui non si identificano e che non rimangono al passo con i tempi. Seguire costantemente le ultime tendenze aiuterà ad aggiudicarsi la Gen Z.

A causa della loro bassa soglia di attenzione, meglio comunicare immediatamente il messaggio e con poche parole. Acquisterai punti in più se usi immagini di alta qualità.

Bombardati continuamente di messaggi e notizie, hanno sviluppato un elevato senso critico quindi le fake news con loro non funzionano. Prima della pubblicazione controlla se la fonte è attendibile e se lo è, citala.

I giovani si sa, hanno voglia di cambiare il mondo e questa generazione non è da meno. Proiettati verso una società più inclusiva, usano un linguaggio e uno stile di comunicazione che non fa sentire nessuno escluso. Se farai altrettanto, se lo ricorderanno.

I loro ideali influenzano molto la loro scelta del Brand. Oltre a comprare il prodotto, vogliono rispecchiarsi nell’azienda, trovare una storia che li ispira e identificarsi in chi è simile a loro. Se vuoi puntare sulla Gen Z, informati sulla loro visione di vita e se rispecchia anche la tua sarete amici a vita!

Infatti tra di loro hanno un gran successo i prodotti ecologici, inclusivi ed etici, come prevede anche il marketing generazionale.

Se vuoi raggiungerli difficilmente lo farai attraverso un testo lungo, uniforme e di difficile comprensione. Per questo sono consigliati testi brevissimi e concisi ma hanno un maggior effetto video brevi con sottofondo musicale (stile TikTok).

Generazione Alpha (2010 – )

  • Età: pochi mesi – 10 anni
  • Periodo storico: Crisi economica, pandemia globale
  • Mezzo di comunicazione preferito: Smartphone e tablet
  • Social più usati: Youtube – Snapchat – Instagram – TikTok – Twitch
  • USP (Unique Selling Proposition): Nativi digitali

Sono gli ultimi arrivati nel mondo, ma già hanno affrontato situazioni difficili. Dalla grande crisi economica del 2008 fino alla pandemia globale del 2020.

Per questo hanno dovuto adattarsi e modificare il loro stile di vita. La tecnologia diventa anche mezzo di studio, oltre all’intrattenimento.

Purtroppo conosceranno un mondo diverso dai loro fratelli della Gen Z, complice il cambiamento climatico. Già da piccoli sono esposti a notizie preoccupanti sul futuro del pianeta, ma sanno come affrontare il problema.

Infatti imparano molto velocemente. Già a 3 anni sanno come cercare informazioni e la maggior parte di loro impara a leggere e scrivere a soli 4 anni.

I loro idoli sono gli Influencers e gli Streamer, inoltre sono già protagonisti dei Social. Ormai non è così sorprendente vederli nella loro quotidianità sui profili dei genitori.

Da grandi sognano di lavorare sui social ma c’è una piccola parte di loro che sogna di tornare alle origini e scegliere una carriera più tradizionale.

Suggerimenti

Non si sa ancora molto su questa generazione, ma sicuramente li troverai più spesso su social come Youtube, TikTok e Twitch (i più grandicelli).

Anche il loro intrattenimento è diverso dagli altri, non è un segreto che preferiscano le piattaforme streaming (Netflix, Amazon Prime Video) rispetto alla televisione. A tal proposito meglio evitare le classiche pubblicità e creare annunci su queste piattaforme.

Le fake news non avranno vita facile, soprattutto con loro. Come la Gen Z questa generazione è abituata a cercare le notizie, quindi meglio fare altrettanto.

Sempre secondo il marketing generazionale la loro attenzione è catturata da foto e video, meglio se brevi (sempre stile TikTok) ma non disdegnano nemmeno video più lunghi (stile Youtube). Creare contenuti su queste piattaforme quindi potrebbe essere la chiave.

Probabilmente si fideranno più degli Influencers che dei testimonial, perciò considera l’Influencer marketing nella tua strategia (esempio: me contro te).

Sono nati in una società più aperta. Per loro non ci saranno più “cosa da ragazzo” o “cose da ragazza”, ma si esprimeranno per come sono veramente. Perciò non fare distinzioni consentirà loro di identificarsi meglio con il tuo Brand.

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